Libero a Pasadena

FRANCO BARESI

Una leggenda del calcio mondiale, il presidente onorario di un club come l’AC MILAN di cui è stato allievo, promessa, capitano, bandiera, leggenda. Franco Baresi si racconta in 120 pagine di un libretto copertina morbida senza package autocelebrativo o che sprizza testosterone, racconta di quando si svegliava in cascina con i fratelli Angelo e Beppe e d’inverno andava nella stalla a lavarsi prima di andare a Scuola perché c’era il caldo delle mucche. Ha alzato 3 coppe dei campioni ( e molto altro), ha vissuto il Milan giocando con Rivera e per Nereo Rocco, applicato la zona e le intuizioni di Niels Liedholm, ascoltato ed appreso Arrigo Sacchi e Fabio Capello, osservato ascesa e discesa di Silvio Berlusconi.

Ne ha viste e ne ha sentite ma soprattutto, come diceva Best, quando finiscono tutte le stronzate rimane il football e lui di “fòbal” ne ha giocato tanto, arrivando quasi a mangiarlo, ad assimilarlo, a viverlo come un prolungamento naturale della propria esistenza.

Ed allora in un libro che non parla di beghe, di prevaricazioni in spogliatoio, di problemi e cose che stanno intorno al campo di gioco ma solo di ciò
Che avviene DENTRO il campo di gioco, si apprezza ancora di più l’essenza che uno come Franco Baresi ha voluto condividere con tutti noi.

Senza trionfalismi, senza seghe, senza menate, solo il calcio, le distanze, la posizione , le spaziature , i dettagli che vanno dal portare il tackle al pulire le scarpe, dal fuorigioco alle sovrapposizioni, e tanta corsa, velocità, grinta, visione, allenate e costruite nel corso di una vita, perché forse lui più di tutti, con tutta l’epoca dell’USO TRAVAGLIATO di mister Settembrino è l’apoteosi del varcare le soglie ed i limiti del talento, e modellarli a forza di volontà, incrollabile…. FRANCO BARESI….ùl Piscinin

11 minuti in cui sentite i tacchetti ed il profumo di canfora, godeteveli