Tecnoseghe? Motore, no Tecnica . . .

Antefatto U-N-O : dopo l’impresa di Eliud al Prater dello scorso Ottobre si è (ri)aperta una mezza farsa legata al doping tecnologico anche nel running.

Nulla di nuovo sotto il sole e la ritengo farsa perché sento fetore di guerra commerciale, però questa volta debbo dire che troppi media e troppi tecnici credibili si sono occupati della cosa per non meritare la mia attenzione.

Premetto: non so una sega di Running vero, di tecnica, di piedi, di appoggi, di frequenze. Non posso definirmi manco un profano, sono un Hoolirun, leggo la parte emozionale delle imprese, il colore, la storia umana, dentro lo scientifico fatico ad andare, mi mancano le basi.

Pertanto questo non è un blog/presa di posizione, niet, al contrario: constato, dico la mia su quanto posso dire, chiedo lumi a chi ne sa più di me.

Antefatto D-U-E : Joshua . . e per forza . . . la terra ha tremato qualche giorno fa. A Monaco il Chpetegei ha fatto il numero, nuovo record del mondo sui 5000 , tripudio, orgasmi vari, esaltazione.

Joshua è il più forte, oggi è il migliore su questa distanza, molti lo sostengono con fermezza. Si è alzato però un ditino qua e la, qualcuno ha pronunciato in maniera sconnessa . . . Nike – – Zoom – – Dragonfly – – – Lamina in Carbonio – – ZoomX – – – Aerospace – – – arrivando a spingersi nel vuoto e far notare come Bekele 16 anni fa avesse corso con delle scarpe che non potevano assolutamente incidere sulla prestazione, al contrario di quelle indossate nella gara di Montecarlo.

E’ ripartito, in tono molto minore, il mini circo innescato tra dicembre 2019 e gennaio 2020 sulle Vaporfly di Eliud. E qui però scattano i miei pensieri . . .

E CHIEDO:

Allora si interessarono della questione in molti, mediaticamente parlando, anche se alla fine fu più inchiostro che vera ricerca scientifica.

Come un socio più competente di me mi fa notare, non esiste ancora una raccolta di dati e di casi decente per poter parlare di ricerca e di dato oggettivo. Scrissero i papers sportivi di vari paesi, qualche sito specializzato, alla fine tutto venne “sistemato” come per magia: IAAF apre un’indagine per far luce sulla questione, due settimane dopo arriva il Seal del massimo organo mondiale dell’atletica che di fatto “legalizza” le vapor di Eliud e per il futuro rimanda a nuovi e più complessi studi . . poi il COVIDDI, le Olimpiadi rimandate di un anno e quindi il caso che si “smonta” da solo, o meglio lo smontano, perchè se ci fate caso da Febbraio più nessuno si è azzardato a scrivere più una sillaba sull’argomento.

Ora rompere il cazzo a Joshua è ingiusto, ma gli interrogativi rimangono:

  • Le nuove chiodate NIKE utilizzano il materiale ZoomX usato in aerospace, è vero che questo materiale aumenta la velocità e riduce la fatica (si stima del 5%) ????
  • Possiamo paragonare l’impatto che queste calzature hanno avuto sulla prestazione di Cheptegei rispetto a quella di Bekele alla differenza apportata nel ciclismo quando c’è stato il passaggio dalle bici in Alluminio alle Bici in carbonio ????
  • La W.A. mette tutto a tacere per non inimicarsi Nike o viceversa c’è qualche altro mega brand che soffia sulle ceneri della questione e allora (astutamente) l’organo governativo fa oggi finta di niente per poter poi sedersi al tavolo delle trattative in un secondo momento ????

In attesa che un ASK o un Tiberio a caso mi diano la loro lettura (è gente che ne sa) a me piace la story di questo eventino dello scorso luglio in un liceo dell’Oregon, dove il Bowerman Track Club ha messo insieme una serie di prestazioni niente male sui 5000 , inclusi un paio di primati continentali. C’erano atleti ed atlete con le piastre di Carbonio nelle chiodate, ed atleti/e con modelli del 2008, rigorosamente Carbonium Free

MICHAEL, BILL RUSSEL E LE CONVERSE DELLE FIGHETTE

C’è poi il nocciolo, per me, della faccenda. Correre è motore e gambe, poco altro. Possiamo parlare di tattica e di tecnica certo, ma relazionate alla natura di uno sport dove genomi, dna e apparato cardio circolatorio avranno sempre una relazione 90/10 , ecco allora che un solo dettaglio tecnologico può spostare, e non di poco, l’equilibrio. . . negli altri sport NON E’ COSI.

Non ci sarà mai Maradona, ne Messi, ne Crujff ne George Best nell’atletica. Un cinghialino di 160 cm flaccido e lezioso (GOAT), un nano (con 4 Champions League), un bianco mingherlino e cardiopatico (il calcio totale) ed un alcolista (the real GOAT).

Non ci sarà mai un Jordan, che nel 1998 per dare l’addio al MSG ha giocato contro i Knicks con le Jordan 1 (IN PRATICA delle air force senza sistema, solo suola e pellaccia): ne mise 42 in faccia ad Allan Houston . . .

Ne mai ci sarà Bill Russel, che ha vinto 11 titoli NBA con ai piedi le converse all star low, quelle che le fighette oggi mettono per andare a fare l’aperitivo. Se Oggi uno tra Lebron e Durant calzasse le stesse scarpe le loro medie non scenderebbero, ve lo posso quasi garantire.

Wilt Chamberlain e Bill Russel . . . no words needed

In questi tipi di sport la ricerca ha fatto molto, esattamente come in tutti i settori, ma la padronanza tecnica e tattica sono ancora rilevanti e preponderanti.

hooliquote

Vince Carter con le Nike Shox avrà anche schiacciato sopra Weiss a Sidney ma per essere un giocatore credibile e vincente (da Hall of Fame) ha dovuto allinearsi all’organizzazione di squadra dei MAVS quando era a fine carriera, difendere culo a terra e metterla da 8 metri quando contava, pulito, per farlo poteva indossare anche delle Stan Smith. Ho scelto Half Man Half Amazing apposta, perchè se facevo lo stesso discorso con Kobe sareste stati accecati dal soggetto, ma il teorema non cambia.

ATTENDO RISPOSTE, scrivetemi NON in privato . . .