AKA: PROTECT MY ANKLES
c’mon maaaan – The Sheed
Suns VS Clippers
La dicotomia per la quale i tanti veterani e Kawhy facciano dei Clippers la squadra più pronta purtroppo è pura speculazione. I velieri non hanno chance contro una squadra che possedeva già un arsenale offensivo imbarazzante ed ora vi ha aggiunto Durant. Le pur sanguinose partenze di Bridges e Johnson verranno anestetizzate da KD e dall’intelligenza di Williams nel saper inserire i giovani nel contesto della squadra, dando loro i minuti giusti per far rifiatare i due veteranissimi. Unica scheggia impazzita: che Kawhy alzi talmente il livello da portarsi dietro tutta la banda, ma serve mettere il culo a terra e difendere , non si può pretendere di vincere una serie confidando solo sulla maggior malizia negli “intangibles” e ricordiamoci che se anche mai si arrivasse a quel punto, i Suns, hanno anche Booker . . .
4-1 Suns
the last chance CP
Kings VS Warriors
Probabilmente la miglior cosa possibile per quelli della baia che così avranno 4 partite per riassestare le corde ed essere pronti per il secondo turno. Sacramento ha fatto tanto, anche troppo. Con l’orso ballerino che metterà giù la testa ed andrà al lavoro la stagione degli warriors è solo all’alba. Non sono nelle condizioni fisiche di un anno fa ma se stanno appena tutti decentemente sono ancora i primi della pista. Looney è un baricentro di sicurezza sotto e gli Splash sanno trovare da Poole solo elementi positivi e non più di taglio del ritmo. Miglior basket degli ultimi 90 anni, difficile pensare ad una finale di conference senza i ragazzi di Kerr e del moto perpetuo…. non vanno discussi, vanno amati!
0-4 Warriors
they kick your ass
Grizzlies VS Lakers
Coerentemente a quanto già evidenziato per tutto l’anno, i Lakers vanno dove Davies gli permette di andare. La presenza del lungo ex Kentucky vicino a Lebron è decisiva come decisiva è l’intensità difensiva che Vanderbilt ha portato alla squadra. La grandezza del capitano James è comunque quella di aver saputo ridistribuire fiducia e ruoli seppur all’interno di una parte della sua carriera in cui ha nettamente smarrito lo spirito che ne faceva un grandissimo leader. Sull’enfasi di tutto questo e sulle lacune caratteriali e tattiche dei Grizzlies , oltre che sulle sanguinose assenze di Clarks e Adams, si fonda il grande upset di questi play off, con Los Angeles che strapperà l’incredibile pass per le semifinali di conference a gara 7. La chiave: Davies senza rivali, Vanderbilt bene su Bane e James che sotterra Dillon Brooks.
4-3 Lakers
‘cause I’m mad
Nuggets VS Wolves
La faremo breve: Jokic garantisce lo standard ma la ritrovata frontline di Minnesota è tutt’altro che banale. Vado coi nuggets poco convinto, ammetto che Murray ha le palle, che Gordon è maturo. Ammetto che non vinci quasi 60 partite per caso. Decido di stare con la logica e con coach Malone e, seppur faticando e non andando poi da nessuna parte, i Nuggets liquidano a fatica enorme la pratica contro una delle , potenzialmente, migliori squadre della NBA, anche ben allenata, ma a cui manca il tassello decisivo, che non è questo Edward per inciso, il quale ha migliorato di molto la propria gestione ma che pasticcia ancora troppo. Non la vedo facile per i nuggets, che trovano una squadra che potrebbe avere sufficiente profondità per buttare corpi contro Jokic ma che alla fine dovrà arrendersi alle proprie confusioni. Serie lunga comunque, più del dovuto.
4-2 Nuggets
blooding
Cavs VS Knicks
Situazione forse analoga all’analisi kings/ warriors con ovvi ed enormi distinguo. Cleveland non ha l’assetto ed il vissuto di golden state e Tibodeau non allena una squadra di vergini. La capacità del coach di mutare ed adattare alcuni dei suoi teoremi tecnico e tattici in nome della chimica è stata mirabile. Di contro ha continuato ad allenare da vero sergente di ferro non ammettendo alcun rilassamento in difesa ed inculcando la consueta ferocia ed intensità. Il talento di questi Knicks non è nulla rispetto alla fluenza del basket che sgorga dalle mani di quel rincoglionito di Mitchell e dalla grazia tecnica di Mobley e Jared Williams. Finirebbe tanti a pochi se non che New York si è riscoperta davvero squadra, e contro una squadra dovrai sempre fare tanta fatica, ocio…
4-3 Cavs
I’m not sure
Sixers VS Nets
L’incrocio ormai divenuto classico, anche se i temi della rivalità sono di fatto inesistenti. Dalla trade Brooklyn è uscita rigenerata e con un futuro, ma di tutte le squadre che potevano prendere Phila è quella che peggio si accoppia con loro, e la risposta ad Embijd è davvero inesistente. La chiave però sarà la resa del supporting cast, perché deve girare tutto al meglio e bisogna mettere in conto che Harden verrà accerchiato dall’infinito esercito di swingman dei nets. Se Maxey pasticcia come ha fatto nel finale di stagione e Tobias Harris non fa la differenza potrebbero essere necessari gli straordinari e sia il barba che l’MVP appaiono fisicamente al loro limite storico, seppur chiaramente in missione (Embjid e’ tirato, e quando sei tirato spacchi ma rischi anche di spaccarti).
4-2 Sixers
It’s Harden Time
Celtics VS Hawks
In nome e nel nome di Schneider, la cui mano si allunga profetica sulla franchigia della Georgia. Se lo lasciano lavorare ed operano gli scambi giusti i Falchi possono tornare a volare (Young via subito, con un operazione alla Brooklyin fanno uno squadrone, basta tenere Murraye Bogdanovic).
La serie contro i Celtics è proibitiva dal punto di vista di Tatum ma una volta ancora gli Hawks confermeranno di essere un cliente imprevedibile. Il Capela visto a rimbalzo contro gli Heat ed il Collins degli ultimi tempi sono tanta roba. I Celtics devono avere tempo per reinserire bene Brown, è una serie a senso unico, ma da giocare, perché Schneider la prepara meglio di chiunque.
4-2 Celtics
on fire
Bucks VS Heat
Non vedo i Bucks in pericolo, perché Budenholzer non permette alla tensione mentale di scendere ed il sistema è obiettivamente troppo solido per andare in crisi, ma gli Heat hanno qualche elemento che potrebbe direzionare almeno un paio di partite. Bucks col tritacarne, e annata buttata da Miami, perché quando hai Adebayo e Butler , quell’allenatore, quell’ambiente, quel presidente (soprattutto, il numero uno eterno),.. devi andare in finale, non ci sono cazzi. Ad istinto siamo tutti nella classica situazione di vederli così forti che pensiamo che improvvisamente Butler gira la chiave e tornano a dominare, dopotutto ricordiamoci che un anno fa avevano un seed altissimo ed hanno trascinato i Celtics a gara 7. La storia recente tuttavia dice che girare la chiave senza un vissuto stagionale positivo fatto di difesa e di ritmo non funziona mai. Il vero ago della bilancia alla fine più che le lune di Butler saranno le ginocchia di Middleton, ma per coerenza io vado voi Bucks. Bella serie Comunque , molto affascinante. I love Pat Riley forever
4-2 Bucks
old east fried chicken style