Has been a Long time

Novembre 24 ha segnato un momento di battaglia epocale, tra gli intestini che saltavano e le trance che roteavano ci sono stati attimi di pura follia.

Incredibile come il bastimento sia rimasto intatto, anzi al contrario siano emersi spunti quanto mai illuminanti per procedere con lucidità e decisione.

Questa volta mi faccio un applauso, perché ne esco in qualche modo fortificato e pronto alla prossima sfida… c’è molto da fare (cit.)

Uno studio . . .

200 segnati

Il tardo autunno ha anche portato i primi segnali confortanti del nuovo percorso intrapreso dal team di Palla Canestro. La scelta del nuovo coach ha portato i frutti sperati insieme con la corretta operazione di portare i rookies subito stabili in prima squadra. Alcuni lampi dei vecchi trichechi e una buona coesione hanno aperto una fase che si annuncia ricca di speranza ed entusiasmo, anche se i mattoncini da incastrare rimangono parecchi.

La mia principale attenzione va a due fattori in primis: alleggerire la dipendenza organizzativa dalle dinamiche fino a qui attuate, suddividendo più razionalmente i diversi settori in verticale e lavorare ancora di più sul costruire il fulcro del gruppo.

Due frasi di James Kerr (All Blacks) racchiudono i due punti citati:

PULISCI GLI SPOGLIATOI

non sentirti mai troppo grande

per fare le cose piccole

J. Kerr

CARATTERE

Un gruppo di individui capaci ma indisciplinati alla fine non potrà fare altro che fallire. Il carattere trionfa sul talento

J.Kerr

WE ARE THE NORTH

Nòno Bomba

E cosi ci avviamo al 2025. La fine dell’anno ha portato la visita settennale di Rik. E’ stata vissuta con estrema pacatezza e serenità, consci chele cose sono cambiate ma che ciò che è stato non ce lo porterà mai via nessuno. Non mi arrendo al pensiero di non solcare un di l’oceano, sento che accadrà molto presto.

Nòno bomba drunk in his jocks at the Train Station . .

Rik

E questo è quanto per oggi…

Bonus Track – L’affare del minatore Australiano

La pioggia ticchettava insistente sui vetri del nostro appartamento in Baker Street. Holmes fumava la pipa fissando in silenzio le fiamme del camino mentre io leggevo il Medical Journal sorseggiando un discreto Whisky Irlandese regalatomi dal capitano Moran, solo omonimo del colonnello Sebastian, la cui carcassa dovrebbe essere ormai stata completamente sminuzzata dai ratti del cimitero di Abney Park.

Ad un certo punto uno squillo del campanello annunciò una visita ed udimmo perfettamente la Signora Hudson introdurre il nostro ospite sulla scala che portava allo studio. La porta si spalancò e pur imbacuccato in uno spesso impermeabile da marinaio non mi fu difficile riconoscere la stazza di Quicky Dixon, il nostro informatore di punta agli East London Docks. Dixon avanzò di qualche passo prima di fermarsi ed esclamare terrorizzato: ” per amor del cielo Signori, non c’è un secondo da perdere, Angel Packer verrà impiccato se non interveniamo subito . . . ”

TBC . . .