SIMON YATES: hoolirunismo militante

Cosa è lo sport, cosa è il ciclismo, cosa è…

Proprio in questi giorni sono andati in scena su Instagram dei post di macron dedicati a Predrag Danilovic ed a Carlton Myers, riprendendo la narrativa del basket a Bologna di fine anni 90 con tutto il carico di pressioni, vittorie, scorbuti e scleri che ne ne sono derivati. Per un tiro di Wilkins finito sul ferro in gara 4 ed un fallo inesistente fischiato in gara 5 si sono versati fiumi di inchiostro creando la mistica del Danilovic iper vincente. Sono arrivati titoli europei, scudetti e tanto altro ma su Myers molti non riusciranno mai a cambiare idea. 

Talvolta va diversamente , oggi per esempio, 31 maggio 2025 , 7 anni dopo quel giorno del 2018 (25 maggio 2018 in cui la frullata di Chris Froome scrisse una pagina leggendaria del ciclismo, lo innalzò nell’Olimpo e , tra le altre cose, decretò la disfatta di Simon Yates, saltato di testa con la maglia rosa addosso, giunto al traguardo con 40’.

Ribaltone al Giro si disse e si scrisse… un capitolo indelebile. 

La redenzione

Oggi erano circa le 14:00, la tappa numero 20 stava prendendo forma, il gruppo dei fuggitivi transitava a quell’ora da Chiusa San Michele, avvicinandosi alla Valsusa. Gruppo nutrito quello della fuga, con Wout dentro, senza UAE, e quasi 10’ sul gruppo maglia rosa…

Da Eurosport il trio Greg, Belù e Magro pare piuttosto anestetizzato, commenti di circostanza, qualche punturina, ma si pensa più che altro ad incensare DelToro ed a sottolineare come l’unico che possa davvero fare qualcosa sia la locomotora Carapaz. 

Di Yates nulla si dice, si arriva ai limiti dell’ignorarlo. L’HOOLIRUNISMO fortitudino che c’è in me non può non pensare perversamente che con Wout davanti con 10’ di gap sarebbe davvero perfetto se lo scienziato 🧑‍🔬 riuscisse a partire sul Finestre, lavandosi via il 2018, per staccare Torito e Carapaz, trovare Wout nel finale , e ribaltarla clamorosamente… libidine immaginifica delle ore 14.10, ma vi giuro che è andata cosi…

Wout Wout Wout

We are perverts

Perversioni appunto, mi dico, ma dentro di sè un HOOLIRUN ci deve credere, perché come ho ripetuto tante volte su questo blog, per vincere prima bisogna perdere, ed i predestinati che vincono solamente, senza mai mangiare un pò di cacca, mi stanno sui coglioni. 

Sono le 14:20, Matty mi chiama per andare in piscina, spengo e penso che tanto non riuscirei a seguirla , quindi tanto vale scoprire tutto quando torno dall’allenamento. 

Quando torno apro e leggo su un social : “Yates ribalta il giro, decisivo il colle delle Finestre” …

Rimango di sasso, apro altri social, accendo Eurosport, mi metto a guardare highlight ed ascoltare sintesi e processi… e’ successo tutto quello che la perversione HOOLIRUNIANA aveva idealizzato, anche meglio, i 4 attacchi sul finestre, il volo sullo sterrato, e poi la discesa, con il tratto nella valle in cui Wout raccoglie Yates ancora in bilico e se lo trascina sopra i 3’ di vantaggio, con il pianto devastante di Simon al traguardo, con lo scattino inutile di DelToro, una foglia di fico a coprire le vergogne di una strafottenza eccessiva che dall’inchino in poi ne ha sancito la calata agli inferi di questo blog, ora per redimersi anche lui gli servirà umiltà e sofferenza , e mangiare merda, anche per la illibata UAE che h francamente rotto le scatole, il tutto con estremo godimento, come è giusto che sia. 

That’s the picture you gonna see tomorrow on the newspapers..

Chapeau Simon, e poco da dire… …

HOOLIRUN 

Lo scienziato, 7 anni dopo si tira su il colletto….